Ecco a voi che cos'è il Servizio Civile....!
Il Servizio Civile Nazionale è il punto di arrivo di un lungo percorso storico... i principi giuridici che definiscono l'idea di difesa nel nostro paese si trovano nella costituzione. Gli articoli che ne trattano sono due:l'art.11 e l'art.52.
Partendo da questi principi lo stato italiano costituiva nell'immediato dopo guerra un sistema di difesa che,basato sul servizio militare di leva (obbligatorio) si poneva i seguenti obbiettivi; -la protezione della popolazione, - la difesa dei confini nazionali, -la difesa dell'indipendenza nazionale. Obbiettivi che sono stati rivisti più volte, in conseguenza dei profondi cambiamenti politici, economici e ridefiniti per essere attualmente definiti.
Il SCN (per abbreviazione) è l'arrivo che trova la sua origine nel secondo dopo guerra, quando per motivi di coscienza, alcuni cittadini italiani si rifiutano di adempiere agli obblighi di difesa del Paese. Sono gli obbiettori di coscienza: giovani di diverse provenienze che obbiettano al servizio militare per motivi religiosi, filosofici e politici.
Nell'aprile del 1947: viene condannato Rodrigo Castello, è il primo obbittore di coscienza del dopoguerra.
22 gennaio 1948: Pietro Pinna è il primo obbiettore non solo per convincimenti religiosi, ma anche per motivazioni filosofiche e politiche. Egli dichiara che:" nel servizio militare si tradisce la propria coscienza e si comprime la propria personalità." Viene condannato a 10 mesi di carcere.
Si susseguono nel corso degli anni successsivi, persone che vengono carcerate e dichiarate malate per la loro disobbedienza alle armi.
30 ottobre 1965: Don Lorenzo Milani viene processato per una sua affermazione:"Quando è l'ora non c'è scuola più grande che pagare di persona una obiezione di coscienza."
Il 15 dicembre 1972: viene approvata la legge n.772" Norme in materia di obiezione di coscienza." Grazie a questa legge si pongono le basi per la realizzazione del servizio civile nazionale come "modalità alternativa al servizio militare per l'adempimento dei doveri costituzionali di difesa della patria" il Parlamento italiano approva la legge. Finalmente i giovani che per motivi di coscienza e coerentemente con le loro convinzioni non violente, rifiutano di adempiere agli obblighi di leva attraverso il servizio militare potevano effettuare un servizio alternativo non armato, in enti pubblici e privati, finalizzato alla realizzazione di attività di pubblica utilità.
L'8 luglio il Parlamento approvava la legge 230 che riconosceva, il diritto soggettivo all'obiezione di coscienza.
Alla fine del 2000, con l'approvazione della Legge 331/00, si compiva l'atto conclusivo della ristrutturazione del modello difensivo del nostro Paese che avrebbe portato alla sospensione dell'obbligatorietà del servizio di leva nel 2007 (anticipata poi al primo luglio 2005).
Tra gli effetti indesiderati vi era però la scomparesa improvvisa degli obbiettori di coscienza. Sarebbero pertanto venute a mancare milioni di ore di servizio svolte in ambiti di primaria importanza quali assistenza, prevenzione, cura e riabilitazione, reiserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvagurdia e difesa del patrimonio artistico e ambientale, tutela e incremento del patrimonio forestale a molti enti pubblici, asssociazioni di volontariato e enti del cossiddetto terzo settore. (ora ambiti del Servizio Civile che tra l'altro può essere anche fatto all'estero ). Per risolvere questo problema e per garantire la continuità dell'esperienza di servizio civile anche dopo la sospensione del servizio di leva obbligatorio, il Parlamento approvava il 6 marzo del 2001, la LEGGE n.64 "ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE".
Si tratta di un "nuovo" servizio civile su base VOLONTARIA, non più legato alla condizione di obbiettore di coscienza: è aperto a TUTTI I GIOVANI uomini e donne indipendentemente dalle loro convinzioni personali, un servizio civile non armato. Giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, DURATA 12 MESI, consente di ricevere un assegno mensile, comporta un periodo di formazione iniziale, con periodi di formazione intermedi, l'esperienza svolta è riconosciuta ai fini dei crediti formativi e dei tirocini universitari.
Il Servizio Civile Nazionale è il punto di arrivo di un lungo percorso storico... i principi giuridici che definiscono l'idea di difesa nel nostro paese si trovano nella costituzione. Gli articoli che ne trattano sono due:l'art.11 e l'art.52.
Partendo da questi principi lo stato italiano costituiva nell'immediato dopo guerra un sistema di difesa che,basato sul servizio militare di leva (obbligatorio) si poneva i seguenti obbiettivi; -la protezione della popolazione, - la difesa dei confini nazionali, -la difesa dell'indipendenza nazionale. Obbiettivi che sono stati rivisti più volte, in conseguenza dei profondi cambiamenti politici, economici e ridefiniti per essere attualmente definiti.
Il SCN (per abbreviazione) è l'arrivo che trova la sua origine nel secondo dopo guerra, quando per motivi di coscienza, alcuni cittadini italiani si rifiutano di adempiere agli obblighi di difesa del Paese. Sono gli obbiettori di coscienza: giovani di diverse provenienze che obbiettano al servizio militare per motivi religiosi, filosofici e politici.
Nell'aprile del 1947: viene condannato Rodrigo Castello, è il primo obbittore di coscienza del dopoguerra.
22 gennaio 1948: Pietro Pinna è il primo obbiettore non solo per convincimenti religiosi, ma anche per motivazioni filosofiche e politiche. Egli dichiara che:" nel servizio militare si tradisce la propria coscienza e si comprime la propria personalità." Viene condannato a 10 mesi di carcere.
Si susseguono nel corso degli anni successsivi, persone che vengono carcerate e dichiarate malate per la loro disobbedienza alle armi.
30 ottobre 1965: Don Lorenzo Milani viene processato per una sua affermazione:"Quando è l'ora non c'è scuola più grande che pagare di persona una obiezione di coscienza."
Il 15 dicembre 1972: viene approvata la legge n.772" Norme in materia di obiezione di coscienza." Grazie a questa legge si pongono le basi per la realizzazione del servizio civile nazionale come "modalità alternativa al servizio militare per l'adempimento dei doveri costituzionali di difesa della patria" il Parlamento italiano approva la legge. Finalmente i giovani che per motivi di coscienza e coerentemente con le loro convinzioni non violente, rifiutano di adempiere agli obblighi di leva attraverso il servizio militare potevano effettuare un servizio alternativo non armato, in enti pubblici e privati, finalizzato alla realizzazione di attività di pubblica utilità.
L'8 luglio il Parlamento approvava la legge 230 che riconosceva, il diritto soggettivo all'obiezione di coscienza.
Alla fine del 2000, con l'approvazione della Legge 331/00, si compiva l'atto conclusivo della ristrutturazione del modello difensivo del nostro Paese che avrebbe portato alla sospensione dell'obbligatorietà del servizio di leva nel 2007 (anticipata poi al primo luglio 2005).
Tra gli effetti indesiderati vi era però la scomparesa improvvisa degli obbiettori di coscienza. Sarebbero pertanto venute a mancare milioni di ore di servizio svolte in ambiti di primaria importanza quali assistenza, prevenzione, cura e riabilitazione, reiserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvagurdia e difesa del patrimonio artistico e ambientale, tutela e incremento del patrimonio forestale a molti enti pubblici, asssociazioni di volontariato e enti del cossiddetto terzo settore. (ora ambiti del Servizio Civile che tra l'altro può essere anche fatto all'estero ). Per risolvere questo problema e per garantire la continuità dell'esperienza di servizio civile anche dopo la sospensione del servizio di leva obbligatorio, il Parlamento approvava il 6 marzo del 2001, la LEGGE n.64 "ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE".
Si tratta di un "nuovo" servizio civile su base VOLONTARIA, non più legato alla condizione di obbiettore di coscienza: è aperto a TUTTI I GIOVANI uomini e donne indipendentemente dalle loro convinzioni personali, un servizio civile non armato. Giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, DURATA 12 MESI, consente di ricevere un assegno mensile, comporta un periodo di formazione iniziale, con periodi di formazione intermedi, l'esperienza svolta è riconosciuta ai fini dei crediti formativi e dei tirocini universitari.
Che ne dite non è un'esperienza da provare e vivere??
caspita!quindi il servizio civile è nato anche grazie a giovani che hanno preferito portare avanti le loro idee ed essere coerenti con loro stessi...e forse è quello che dovremmo imparare a fare tutti al posto di arrenderci alle prime difficoltà!grazie per avermi fatto conoscere questa origine che in un certo senso parte dal basso e solo successivamente diventa materia discussa in parlamento.
RispondiEliminaPernso che il servizio civile sia una cosa grandiosa!! Se poi si ritorna indietro con la storia e si ripensa a quanti giovani hanno combattuto per noi, per ottenere questo privilegio!! Si è passati dalla leva obbligatoria, alla possibilità di obiettare, e poi alla possibiltà di sciegliere se fare o meno il servizio civile!! E poi c'è chi dice che le cose vanno sempre peggio!! In questo caso non mi sembra proprio!! Penso sia una rivoluzione che non dovremmo dare per scontata...anche perchè per ottenere questo molti ragazzi sono andati in carcere, e hanno perso i loro anni migliori!!
RispondiEliminaIl servizio civile lo consiglio a tutti, almeno per ripagare i sacrifici per la libertà di chi è venuto prima di noi. E poi è vero, è un'esperienza che ti cambia la vita...la tua e quella degli altri!!