mercoledì 10 giugno 2009

Per essere UNO/A del Servizio Civile devi...


Cosa importante è: come devo fare per poter spendere un'anno della mia vita per aiutare l'altro e quindi essere parte del Servizio Civile Nazionale?
Io mi sono informata in internet.
Dopo aver terminato l'istituto superiore non ero ben convinta che università fare e se farla.
Ho frequentato 5 anni l'istituto professionale B. Montagna di Vicenza, indirizzo abbigliamento e moda vedete voi.. tutto un altro mondo e man mano che i giorni passavano mi sono resa conto che fare la "stilista", creare capi d'abito, in poche parole il mondo della moda non faceva per me, non era la strada che volevo percorrere.
Pochi mesi prima della maturità a scuola sono venuti a parlarci dei ragazzi che stavano facendo il Servizio Civile, ( proprio quello che è successo a me un anno dopo) mi sono detta: " Che cos'è?".
Ne sono rimasta colpita e mi sono informata, ho compilato la domanda di iscrizione che si può trovare anche in internet sul sito del Servizio Civile Nazionale " www.serviziocivile.it", ho scelto l'ente con cui condividere il mio anno assieme e appena in tempo, prima della data di scadenza che è intorno a metà luglio ho portato la domanda all'ente e nel frattempo mi sono diplomata!
Ci sono state delle selezioni eravamo in cinque ragazze sono stata scelta e purtroppo ne hanno scartata una.
A ottobre 2007 ho iniziato il mio cammino che mi ha segnato: infine il mio percorso di studi universitario ed è stato una conferma per il mio futuro lavorativo.

giovedì 4 giugno 2009

VILLA SAVARDO

Ho deciso di svolgere il mio Servizio Civile Nazionale nell'anno 2007-2008 in una comunità di Breganze in provincia di Vicenza, ente Villa Savardo che ospita una comunità religiosa la cui fondatrice è Madre Giovanna Meneghini che dà inizio alla nuova famiglia religiosa che prende il nome di Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria.
Il complesso di proprietà delle Suore Orsoline è stato ricevuto in eredità dal conte Pietro Savardo (da cui il nome attuale "Villa Savardo"), ultimo discendente della famiglia con l'impegno che fosse utilizzato per bambini e famiglie in situazione di disagio.
La piccola famiglia religiosa opera oltre che in Italia anche all'estero; in Brasile e in Africa.
Sorta nell'area vicentina, la congregazione è attualmente distribuita in diverse regioni del nostro paese: Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Calabria.
Istituti presenti anche in Brasile: prima a Volta Redonda (Stato de Rio de Janeiro) e a Cachoeiro de Itapermirim (Stato de Espirito Santo).
L'apertura verso la missione ad gentes ha spinto l' istituto anche in terra africana, a Beira e nello stato del Monzambico.
Si da particolare attenzione alla classe femminile.
Le suore sono presenti nelle scuole, in diversi servizi di assistenza sociale quali: casa famiglia, sostegno a ragazze in difficoltà, accompagnamento e aiuto alle giovani italiane e straniere segnate dall'esperienza del carcere e della strada, assistenza a persone sole e ammalate, e infine collaborano nell'animazione pastorale, parrochiale e diocesana.

Villa Savardo ha 3 progetti divisi in due strutture della grande casa:

"ACCOGLIENZA" Mamma con bambino
Ospita donne in gravidanza o mamme con figli minori, si propone la cura della vita e la valorizzazione della maternità per impedire la marginalità e l'esclusione sociale femminile.
Le mamme insieme ai loro bambini possono trovare pronta accoglienza e un alloggio temporaneo, un sostegno con la possibilità di riprendersi dalla situazione difficile e precaria vissuta fino ad allora, con la possibilità di sviluppare nuovi progetti di vita per se e per i propri figli. Il progetto valorizza il senso della vita propria e dei figli.

"AUTONOMIA INSIEME" Accoglienza in appartamenti autonomi per nuclei famigliari donne con bambini
Progetto rivolto a mamme con figli minori all'interno di programmi personalizzati che mirano al raggiungimento dell'autonomia e al reiserimento socio-lavorativo delle donne.
"ARMONIA" Casa Famiglia
Accoglie temporaneamente minori, preadolescenti e adolescenti di entrambi i sessi, qualora il nucleo famigliare sia inadeguato ad assolvere al prorio compito.
Si opera su supporto della famiglia in difficoltà, coinvolgendola nel processo educativo del minore. Obbiettivo è tutelare e sostenere la crescita dei minori ospiti.
L'ambiente comunitario ha uno stile famigliare, valorizzato e curato il progetto educativo individualizzato.
Comunità di "Villa Savardo" che cerca di orientare la persona perchè impari a fare della VITA un DONO e un' OPPORTUNITA' IRRIPETIBILE.

giovedì 28 maggio 2009

La MIA Formazione

Come detto nel precedente blog durante la mia esperienza di Servizio Civile, durante i miei 12 mesi, ho svolto giornate di formazione mosse alla conoscenza della realtà comunitaria, del mio ruolo all'interno di essa e dei vari ruoli (educatore residenziale, educatori, coordinatrice, psicologa etc.) di equipè educativa.
Tale formazione è stata divisa in GENERALE e FORMATIVA, per ognuna sono previste un totale di ore obbligatorie.

La Formazione Generale riguardava la "nostra formazione personale" la mia esperienza e quella delle altre volontarie che hanno operato con me: raccontare la nostre avventure che stavamo vivendo in alcuni ististuti superiori della provincia di Vicenza.
Sono state mattinate davvero utili: sia per una rielaborazione personale del "viaggio" che stavo vivendo, sia per gli studenti che si sentivano parlare...di bimbi, mamme, psicologi, assistenti sociali, di argomenti un pò delicati e difficili. Mattinate utili ma soprattutto coinvolgenti, un mettermi alla prova nel vedere che i mesi passavano e che mi sentivo sempre più parte di questo vissuto, di quei volti, quei sorrisi e di tutte le difficoltà superate assieme.
E' anche stato un piccolo aiuto per pubblicizzare il nostro servizio e per coinvolgere sempre più giovani in quest' esperienza unica e irripetibile; alla conoscenza del Servizio Civile Nazionale: storia e opportunità.
Da parte degli stiudenti devo dire che si è manifestato molto interesse, soprattutto curiosità, dopo l'imbarazzo iniziale tutto è andato per il meglio.

La Formazione Specifica è stata un pò impegnativa:
convegni serali,-congressi aggiornativi a padova,-fiera civitas a padova,-protezione civile,-storia della comunità (aggiornamento sito web),-verifica mensile relazioni volontari,-incontro psicologa bimensile (individualmente),-supervisione equipè educativa,-pubblicizzare serate di teatro e di lettura all'interno della comunità: un'agenda piena di impegni!!!
Sono state esperienze difficili ma veramente utili e interessanti...essendo state vissute in prima persona, mi hanno trasmesso conoscenze,responsabilità,e voglia di mettermi in gioco al massimo.
Tanta soddisfazione, tanto coinvolgimento e tante nuove conoscenze.
Una formazione generale e specifica ma soprattutto da entrambe una grande FORMAZIONE PERSONALE!







FORMAZIONE...di sè e dell'altro.

Durante l'esperienza di servizio abbiamo svolto giornate di formazione, destinate a migliorare il nostro essere volontarie e a concepire cosa significhi FORMAZIONE, nel vero significato della parola e quanto questa serva ad un buon educatore; intesa come formazione generale ma soprattutto personale e rivolta ad utenti.

Formazione (cito significato trovato nell'enciclopedia) significa: "processo del formare e del formasi da cui plasmare, educare intellettualmente e moralmente , costituire per un certo fine una produzione di qualcosa e di qualcuno, sviluppo e "formato" che è detto di persona che ha raggiunto la maturità."

Formazione della persona e non dell'individuo...
in filosofia dell'educazione si da particolare importanza a questi due termini, ambedue così simili (nonchè sinonimi) ma al contempo molto differenti: individuo, inteso come UNO tra tanti, e non l'IO come persona che crea e ricrea la propria posizione nel mondo, come "stima di sè", l'essere realmente se stessi e non la maschera di altri.

Ecco il RUOLO dell'EDUCATORE: il saper smascherare l'altro da tanti individui che lo affolano, la consapevolezza di essere sempre io, con l' aiuto della formazione che ci dà la possibilià intanto di capire il nostro ruolo e le difficoltà che ne derivano e poi ad essere bravi e competenti educatori per l'altro.
Capire se stessi per poi capire l'altro... per essere persone che esistono, l'educatore formato deve avere la capacità di accogliere e donare; donare la propria formazione, capovolgerla perchè divenga aiuto e progetto educativo per il singolo, costruire una relazione educativa proprio dall' accoglimento e il dono, ricevere e dare, lasciare entrare e formare questa relazione per poi avere un termine, finchè l'utente apprenda ad aver cura autonoma di se stesso senza l' educatore e si FORMI.
Diciamo quindi che la formazione dell'educatore verso il soggetto da educare (utente, cliente,paziente) ha un IO e un TU...per diventare infine un NOI.

Tutto questo sussiste se prima l'educatore ha alle spalle una formazione personale che implica determinati metodi, comportamenti, ATTITUDINI e infine una rielaborazione di questi per dare al " TU" la richiesta d'aiuto necessaria.
Perciò per sostenere la professionalità dell'educatore è quindi indispensabile la formazione permanente, che arricchisce quella di base e accompagnerà con continuità l 'agire quotidiano.

lunedì 4 maggio 2009

E non è finita qui.......

Non è proprio finita qui... a completare l'offerta del Servizio Civile Nazionale, è infine arrivata l'approvazione di un SERVIZIO CIVILE REGIONALE sul territorio Veneto.

E' un'altra grande opportunità per mettersi in gioco e per vivere alla grande 12 mesi!
La regione Veneto, promuove e sostiene tale progetto in quanto vuole formare donne, uomini, più consapevoli, partecipi, responsabili, solidali e non violenti... è un investimento della comunità veneta sulle giovani generazioni.
La differenza fondamentale tra i due servizi sta nel passaggio di grande rilevanza giuridica, e nel fatto che il servizio civile regionale dura dai sei ai dodici mesi, prorogabili fino al massimo di ventiquattro mesi. Il numero di ore di servizio varia tra diciotto e trenta ore settimanali.
La regione prevede inoltre l'erogazione di un "assegno di fine servizio". I due servizi non sono in concorrenza tra di loro, bensì sono complementari: i giovani infatti possono aderire ad entrambe le proposte e le attività progettuali sono inerenti.

E' un' occasione da non perdere, entrambe offrono massima possibilità e esperienze indimenticabili sia all'estero e per chi pensa:"casa dolce casa" la regione Veneto è ben fornita!

lunedì 27 aprile 2009

Dall'obiezione di coscienza nasce il servizio civile




Ecco a voi che cos'è il Servizio Civile....!


Il Servizio Civile Nazionale è il punto di arrivo di un lungo percorso storico... i principi giuridici che definiscono l'idea di difesa nel nostro paese si trovano nella costituzione. Gli articoli che ne trattano sono due:l'art.11 e l'art.52.
Partendo da questi principi lo stato italiano costituiva nell'immediato dopo guerra un sistema di difesa che,basato sul servizio militare di leva (obbligatorio) si poneva i seguenti obbiettivi; -la protezione della popolazione, - la difesa dei confini nazionali, -la difesa dell'indipendenza nazionale. Obbiettivi che sono stati rivisti più volte, in conseguenza dei profondi cambiamenti politici, economici e ridefiniti per essere attualmente definiti.
Il SCN (per abbreviazione) è l'arrivo che trova la sua origine nel secondo dopo guerra, quando per motivi di coscienza, alcuni cittadini italiani si rifiutano di adempiere agli obblighi di difesa del Paese. Sono gli obbiettori di coscienza: giovani di diverse provenienze che obbiettano al servizio militare per motivi religiosi, filosofici e politici.

Nell'aprile del 1947: viene condannato Rodrigo Castello, è il primo obbittore di coscienza del dopoguerra.

22 gennaio 1948: Pietro Pinna è il primo obbiettore non solo per convincimenti religiosi, ma anche per motivazioni filosofiche e politiche. Egli dichiara che:" nel servizio militare si tradisce la propria coscienza e si comprime la propria personalità." Viene condannato a 10 mesi di carcere.

Si susseguono nel corso degli anni successsivi, persone che vengono carcerate e dichiarate malate per la loro disobbedienza alle armi.

30 ottobre 1965: Don Lorenzo Milani viene processato per una sua affermazione:"Quando è l'ora non c'è scuola più grande che pagare di persona una obiezione di coscienza."

Il 15 dicembre 1972: viene approvata la legge n.772" Norme in materia di obiezione di coscienza." Grazie a questa legge si pongono le basi per la realizzazione del servizio civile nazionale come "modalità alternativa al servizio militare per l'adempimento dei doveri costituzionali di difesa della patria" il Parlamento italiano approva la legge. Finalmente i giovani che per motivi di coscienza e coerentemente con le loro convinzioni non violente, rifiutano di adempiere agli obblighi di leva attraverso il servizio militare potevano effettuare un servizio alternativo non armato, in enti pubblici e privati, finalizzato alla realizzazione di attività di pubblica utilità.

L'8 luglio il Parlamento approvava la legge 230 che riconosceva, il diritto soggettivo all'obiezione di coscienza.

Alla fine del 2000, con l'approvazione della Legge 331/00, si compiva l'atto conclusivo della ristrutturazione del modello difensivo del nostro Paese che avrebbe portato alla sospensione dell'obbligatorietà del servizio di leva nel 2007 (anticipata poi al primo luglio 2005).
Tra gli effetti indesiderati vi era però la scomparesa improvvisa degli obbiettori di coscienza. Sarebbero pertanto venute a mancare milioni di ore di servizio svolte in ambiti di primaria importanza quali assistenza, prevenzione, cura e riabilitazione, reiserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvagurdia e difesa del patrimonio artistico e ambientale, tutela e incremento del patrimonio forestale a molti enti pubblici, asssociazioni di volontariato e enti del cossiddetto terzo settore. (ora ambiti del Servizio Civile che tra l'altro può essere anche fatto all'estero ). Per risolvere questo problema e per garantire la continuità dell'esperienza di servizio civile anche dopo la sospensione del servizio di leva obbligatorio, il Parlamento approvava il 6 marzo del 2001, la LEGGE n.64 "ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE".
Si tratta di un "nuovo" servizio civile su base VOLONTARIA, non più legato alla condizione di obbiettore di coscienza: è aperto a TUTTI I GIOVANI uomini e donne indipendentemente dalle loro convinzioni personali, un servizio civile non armato. Giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, DURATA 12 MESI, consente di ricevere un assegno mensile, comporta un periodo di formazione iniziale, con periodi di formazione intermedi, l'esperienza svolta è riconosciuta ai fini dei crediti formativi e dei tirocini universitari.
Che ne dite non è un'esperienza da provare e vivere??









lunedì 20 aprile 2009

Benvenuti!!!


Ciao a tutti!
E' iniziata anche quest' esperienza del blog...per chi non lo sa il termine "SCN" sta per Servizio Civile Nazionale ambito in cui ho operato come volontaria per un anno. Qui potrete trovare delle informazioni a riguardo e per chi fosse interessato interagire con me.
Ciao ciao vi auguro una buona giornata.